TOSCANA – Interno: l’accordo sui trasferimenti e la rabbia del personale

Molti i colleghi che si sono rivolti alla nostra organizzazione per rappresentare il disagio che sta creando l’accordo sui trasferimenti per il Ministero dell’Interno. Già in fase di trattativa furono evidenziate criticità che si sarebbero potute sanare o limitare proprio in quella fase. L’Amministrazione pare abbia avuto tutte le intenzioni di procedere a mobilità del personale per risolvere le carenze dovute alla rivisitazione responsabile e condivisa delle piante organiche mai affettuata in passato, con un accordo di questo genere. E’ vero che la situazione di alcune province è particolarmente critica, ma non si può pensare di risolvere il problema in modo repentino facendo ricadere sul personale gli effetti di scelte non sempre coerenti che l’Amministrazione ha fatto nel corso degli anni. La nostra O.S. ha opposto un deciso rifiuto ad una siffatta mobilità almeno nella sua attuale formulazione, proponendo al limite una assegnazione temporanea in attesa di una per noi irrinunciabile ridefinizione delle dotazioni organiche nonché l’introduzione di norme di salvaguardia del personale. Posizione questa che sembra aver incontrato l’interesse dell’Amministrazione e che in ogni caso necessita di una preventiva certificazione degli esuberi di singola sede attraverso le procedure previste dal d.lgs. 165/2001.

Ora con le nuove graduatorie, emesse in base a questo accordo, vediamo colleghi che da primi in graduatoria sono stati superati da colleghi con meno anzianità e si trovano di fatto bloccati in una situazione paradossale. Non sarebbe stato meglio procedere a sanare tutte le situazioni pre-accordo per poi riformulare le nuove piante organiche e procedere alla redazione di nuove regole? Noi crediamo di si ma come al solito nessun altro si è posto il problema e ciò la dice lunga. Chiaramente la nostra organizzazione è disponibile a raccogliere le osservazioni dei colleghi interessati al fine di valutare strade da intraprendere.

 

 

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