TOSCANA: Enti Inps/Inpdap – Integrazione nata male…

Forte preoccupazione in Toscana per le difficoltà di integrazione dei servizi erogati dagli enti previdenziali che sono stati accorpati come INPS/INPDAP nei quali si assiste ancora a situazioni di disagio sia per i cittadini che per i dipendenti” così il Segretario Regionale durante un incontro con i dirigenti sindacali toscani di settore della Federazione UGL-INTESA FP addetti ai lavori.

Nella circostanza si è rappresentato che il progetto del Presidente Mastrapasqua, che è stato “dimesso” a seguito dei noti fatti di cronaca, volto all’unificazione forzosa e al ridimensionamento degli enti previdenziali, sta continuando facendo immaginare come esito futuro, lo smantellamento della Previdenza pubblica in favore di quella privata.

Anche nella nostra regione se ne vedono gli effetti: nella maggior parte delle sedi territoriali l’integrazione di persone e attività non tiene conto assolutamente né delle erogazioni delle prestazioni e nemmeno delle professionalità acquisite da parte dei lavoratori soprattutto di quelli degli enti cosiddetti soppressi”, così continua il Segretario Regionale. Infatti sembra che i nuovi dirigenti, nel fare a gara per bruciare le tappe, non abbiano alcuna cura degli equilibri lavorativi e produttivi consolidati negli anni. Spesso si riscontrano nelle sedi situazioni di malessere diffuso che sta sfociando in una guerra tra poveri e in modo particolare tra i lavoratori INPS ed ex enti soppressi i quali a loro volta si sentono relegati in una sorta di “riserva indiana”. E la Toscana, terra di lavoratori e di ingegno scome nell’area del pratese, per esempio, non può soffrire per questa situazione che rallenta non poco la crescita produttiva di tutti i settori.

Si teme, infatti che a breve possa esplodere uno dei settori più ad alta tensione, quello relativo all’organizzazione degli sportelli URP, dove spesso si viene a creare una sorta di “Torre di Babele” dove è facile che si possano innescare situazioni di tensione pericolosa anche per il particolare momento di crisi che sta attraversando il paese. In merito a questo argomento, considerati i fatti di cronaca nera accaduti nei mesi precedenti, i lavoratori temono che con la nuova organizzazione degli URP, possano verificarsi fatti delittuosi nei loro confronti con seri rischi per l’incolumità fisica.

Insomma, i lavoratori INPS/INPDAP nelle sedi territoriali stanno pagando sulla loro pelle una integrazione mai voluta condotta con metodi repressivi e a volte all’insegna del terrore psicologico nel silenzio totale dei sindacati. Se a questo si aggiunge un attacco continuo anche al salario ed ai diritti dei lavoratori la situazione diventa ancora più insopportabile.

In un panorama come questo il coinvolgimento attivo degli organi di vigilanza e delle parti sindacali, RSU comprese, potrebbe davvero fare la differenza per evitare una degenerazione della situazione già molto pesante e precaria.

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