FIRENZE – Giustizia ed Interno (Prefettura e Questura) – Protocollo per la promozione dei lavori di pubblica utilità

 Come al solito le iniziative che riguardano il personale degli uffici pubblici sono tenute lontane dalle loro rappresentanze sindacali. È il caso, questa volta del protocollo per la promozione dei lavori di pubblica utilità che, si apprende dagli organi di stampa, sarebbe teso a favorire l’accesso ad un lavoro socialmente utile invece della condanna penale e che coinvolge tra gli altri, Giustizia, Interno e Ordine degli Avvocati. Il protocollo, applicando alcune disposizioni legislative tra le quali il codice della strada, è stato sottoscritto lo scorso 24 gennaio dal Tribunale di Firenze, dalla procura della Repubblica, prefettura, questura, comando provinciale dei Carabinieri, provincia di Firenze, ordine degli Avvocati di Firenze, camera penale e provveditorato regionale per l’amministrazione penitenziaria.

Il progetto prevederebbe, per una serie di reati, che la pena detentiva o pecuniaria possa essere sostituita da un’attività lavorativa, non retribuita, utile per la collettività, da svolgere presso lo Stato, le regioni, gli enti locali e le associazioni assistenziali e di volontariato. Per i condannati sono previsti anche degli ‘effetti premiali’ nel caso che il lavoro sia eseguito con esito positivo, accrescendo così la funzione rieducativa della pena.

In particolare, ad esempio, per chi è stato trovato alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il buon esito della misura alternativa comporta l’estinzione del reato, il dimezzamento del periodo di sospensione della patente e la revoca della confisca del veicolo.

Il ruolo della prefettura nel progetto è quello di informare i trasgressori del codice della strada (nel momento in cui viene adottata nei loro confronti la sospensione cautelare della patente) che hanno la possibilità di rivolgersi al Tribunale, presso l’ufficio per i lavori di pubblica utilità (ULPU), per contattare gli enti convenzionati a concordare un programma di lavori non retribuiti alternativi alla pena. Peccato che le Rappresentanze del personale abbiano saputo così della lodevole iniziativa, che avrà sicuramente ripercussioni sull’organizzazione del lavoro e le prestazioni dei dipendenti dato che tutto il lavoro amministrativo che c’è dietro non verrà sicuramente svolto dal Mago di Oz!

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