Toscana – Difesa: Fua 2016, secondo incontro al Ministero – Sul piatto anche le progressioni economiche

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FUA 2016 SECONDO INCONTRO

PROGRESSIONI ECONOMICHE – CRITERI E CRITICITA’

IL 6 luglio 2016 si è svolto il secondo, atteso incontro per discutere il FUA 2016.

Prima di entrare nei dettagli dell’Accordo, Federazione Intesa sottolinea la necessità di un intervento tecnico-politico affinché siano reperite ulteriori somme da destinare alle progressioni economiche.

Questa O.S. ribadisce quanto già proposto nel primo incontro del 21 giugno di effettuare in un’unica soluzione le 17.000 progressioni previste per il 2016 e 2017. Dopo tanta attesa non ravvediamo infatti la necessità di procrastinare ulteriormente le riqualificazioni di tanta parte del personale con l’aggravio, inoltre, della duplicazione delle spese per procedure, appalti, commissioni, graduatorie ecc. ecc.;

Entrando nel merito dei criteri e dei punteggi proposti dall’Amministrazione, Federazione Intesa suggerisce una serie di correttivi studiati alla luce del fatto che, calcoli alla mano, i criteri proposti dall’Amministrazione non assicurerebbero affatto il raggiungimento dell’obiettivo per noi prioritario e cioè la riqualificazione dei colleghi rimasti al palo nelle precedenti procedure del 2010;

Tra i correttivi proposti, il ridimensionamento della valutazione della performance che, per come è stata attuata nell’ultimo biennio (da 1 a 1,5) non può avere a nostro avviso, il peso determinante che invece l’Amministrazione ha proposto e per di più a posteriori.

Per quanto riguarda l’art. 11 nel quale vengono proposte le percentuali delle somme destinate a remunerare la performance individuale ed a costituire i FUS di sede rispettivamente in 25% e 75%, non ci interessa entrare in discussioni demagogiche e fini a se stesse su eventuali cambiamenti delle percentuali, se prima non viene modificato l’art. 14, comma 2 che oggiAggiungi un appuntamento per oggi, nelle proposte dell’Amministrazione, riporta nella sostanza tutte le somme ad essere distribuite con i criteri della performance. Il nostro suggerimento è modificare il comma 2, individuando nella contrattazione locale lo strumento per la determinazione della distribuzione che solo eventualmente farà riferimento alle misure previste dall’art. 12 (performance individuale).

L’Amministrazione mostra vivo interesse e prende nota delle nostre osservazioni;

Continuando nella discussione, riproponiamo per l’ennesima volta un altro problema che ci vede da sempre impegnati in prima linea come Federazione Intesa: quello della Prima Area.

Partendo dal presupposto che non è più procrastinabile la soluzione per i colleghi della prima area che vedono da anni svilite le proprie aspettative, incastrati dal CCNL, Federazione Intesa propone all’Amministrazione la creazione di un fondo ad hoc per la 1^ area che, prelevando fondi dal FUA, possa in qualche modo compensare la mancata partecipazione ai percorsi di sviluppo economico, in attesa che si studi una soluzione a livello normativo.

Esaurita la discussione sui criteri per le riqualificazioni, Federazione Intesa fa notare all’Amministrazione un dettaglio che sembrerebbe sfuggito a chi si preoccupa dei pochi spiccioli del FESI o pretende approfondimenti su un mero errore matematico del MEF:

la probabile riqualificazione dei colleghi transitati dalla carriera militare che giustamente potranno concorrere e riqualificarsi all’interno delle 17.000 progressioni previste, pur non comportando aumenti economici sulla busta paga dei colleghi ex militari, impoverirà il FUA delle relative somme riassorbibili degli assegni ad personam percepiti dagli stessi che ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi gravano sul bilancio della Difesa. Ad esempio se fossero 1000 colleghi, si tratterebbe di circa di 1.000.000 euro/anno.

Suggeriamo quindi all’Amministrazione di prevedere che i risparmi del Ministero della Difesa derivanti dalle somme riassorbite dagli assegni ad personam rientrino nel FUS in quanto è inaccettabile che l’assegno riassorbibile previsto dalla legge sia alla fine pagato col FUS di tutti noi.

Ma come? Dal discutere come il Ministero della Difesa dovesse diminuire il gap economico che soffriamo, ora siamo noi che paghiamo col nostro FUS il Ministero della Difesa?

Continua la lettura sul sito per la consultazione dell’accordo proposto dall’Amministrazione

confintesa - Copia

Difesa Allegati-Ipotesi-Accordo-FUA-2016

Difesa ALLEGATO-13-bozza-16.974-SVILUPPI1

Difesa Bozza-Art.-10-con-16.974-sviluppi-economici1

Difesa FLASH%202016.06.21%20n.14%20fua%202015%202016%20progessioni%20economiche

Difesa FLASH%202016.07.06%20n.16%20fua%202016%20progessioni%20economiche%20criteri%20e%20criticit…

Difesa Ipotesi-Accordo-FUA-2016

 

 

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