Svegliamoci, è ora di cambiare! Nessun dipendente pubblico può accettare di essere considerato una nullità

Svegliamoci, è ora di cambiare!

  Nessun dipendente pubblico può accettare di essere considerato una nullità

 

Il vero cambiamento si fa dentro l’urna. Una frase reale, nella quale si racchiude tutto il nostro senso di democrazia.  Ancora di più ora che siamo chiamati a rinnovare le RSU in un momento di confronto con quanto è stato fatto e quanto vogliamo fare, tutti insieme.

Se ciascuno opera il cambiamento, nella sua singola scheda, allora questo succederà davvero e potremo riscattarci della brutta nomea che ci hanno affibbiato tutte le volte che ci hanno dato dei furbetti e non lo meritavamo facendo di tutta un’erba un fascio, che ci hanno additato in modo sconsiderato e vile, facendoci apparire come un male per tutta la nazione e non parlando mai di quelle che sono le nostre reali giornate di lavoro, con mezzi scarsi, tecnologie inadeguate, formazione assente, nessuna prospettiva di crescita per il futuro, super controllati (quasi agli arresti domiciliari) in caso di malattia, senza contare che nella valutazione già di de font un terzo sarà giudicato non sufficiente nella prestazione lavorativa senza attestare nessuna reale verifica.

Una parziale visione anche del contratto di lavoro appena siglato (senza battere ciglio) da quattro sindacati che sconsideratamente forti del voto RSU precedente hanno avuto la pretesa di avere fatto un affare!

Peccato che sappiamo leggere tutti e che un contratto vuoto, come lo è questo, doveva tornare al mittente senza se e senza ma!

Pochi sanno anche che il contratto appena rinnovato fa da apripista a tutti gli altri. Se è al ribasso, tutti lo saranno, anche quelli di molti settori privati. Purtroppo, con titoli altisonanti, si è parlato di arretrati stratosferici. Ma realmente, questo gruzzolo copre veramente i nove anni di assenza di contratto?

Nel tempo, il costo della vita, certificato dall’ISTAT è aumentato dell’11% circa mentre il ristorno in busta paga è poco più del 3%. Ed allora, sarà il caso di affermare che le strade percorse forse siano state quelle sbagliate? Sarà il caso di dire che chi ha accettato senza nemmeno prendersi un pò di tempo per verificare la ricaduta e spiegare cosa succederà da ora in poi, non stia facendo l’interesse dei lavoratori? Sarà il caso di tornare ad avere regole democratiche che non costringano a firmare accordi non rispondenti alle reali necessità?

Ma, se volete togliervi lo sfizio, provate a fare due semplici conti. Verificate quanto abbiamo perso con la firma di questo contratto. Ogni mese di scadenza contrattuale ha fatto venire meno una certa cifra in busta paga. Non vogliamo allargarci tanto ma se anche fossero solo 50 euro per 12 mensilità dal 2009 ad oggi, quanto farebbe? E se anche volessimo considerare la sentenza della corte di cassazione che ci azzera il pregresso e volessimo considerare dal luglio del 2015 ad oggi, quanto farebbe?

Invece, con meno di 500 euro hanno chiuso la partita!

Hanno ridotto la contrattazione a zero, hanno accettato la vessazione e la disparità in caso di malattia, hanno accettato di farci rimanere al palo senza certezze di progredire nel futuro anche senza formazione… e questo è un bellissimo contratto? E questi sono coloro che vogliamo riconfermare come nostri rappresentanti?

Ecco perché, ora è indispensabile l’apporto di tutti, anche il tuo perché prima ancora del voto, il cambiamento si fa scegliendo di esserci e di renderci protagonisti partecipando di persona.

Ciascuno nel proprio piccolo può farsi promotore del cambiamento perché è così che, anche in modo apparentemente invisibile, si darà la forza per i grandi cambiamenti.

Fanno ridere i lavoratori che parlano in terza persona: “bisognerebbe fare… e voi che fate?”

Vuoi che qualcosa cambi? Comincia a fare qualcosa. Fallo!

La nostra Federazione, rappresentativa nel Comparto Funzioni Centrali (che comprende gli ex Comparti Ministeri, EPNE e Agenzie Fiscali), ci sarà in campo per rafforzare il consenso che migliaia di colleghi hanno già riconosciuto alle nostre rivendicazioni, che poi sono quelle che i lavoratori stessi chiedono.

Facciamo appello perché tutti abbiano opportunità di rendersi protagonisti.

L’attività della nostra organizzazione va progressivamente crescendo, i nostri sono i successi dei rappresentanti sui posti di lavoro e proprio attraverso le elezioni RSU vogliamo dare voce a tutti i lavoratori in tutte le sedi. Ciascuno di noi deve fare la propria parte e dare il proprio contributo.

CANDIDATI CON NOI

 Candidarsi nelle liste del nostro Sindacato, anche da indipendente, significherà rappresentare nostro tramite, i Lavoratori nel singolo ufficio (collegio elettorale) ma anche e soprattutto dare fiducia e forza alle idee, ai valori che affermiamo nelle contrattazioni, a tutti i livelli.

Verifica la nostra attività, le nostre posizioni, i nostri documenti negli anni. Verifica il nostro programma e decidi.

Partecipa con noi alle elezioni RSU rendendoti portavoce dei colleghi del tuo posto di lavoro… il tuo voto, e quello di chi ti darà fiducia, ci aiuteranno ad avere maggior forza.

La somma di tutti i voti potrebbe provocare un boato a livello istituzionale

 sconvolgendo gli equilibri e destabilizzando chi è troppo certo del suo potere e lo usa sfavorendo i lavoratori e cedendo ai giochi di “Palazzo” di cui è triste esempio l’accordo del 30 novembre 2016 e la firma sulla pre-intesa del contratto, dove 4 Sindacati hanno accettato un aumento lordo medio di 85 euro dopo 8 anni di mancati rinnovi contrattuali. Un’occasione di cambiamento persa in poche ore!

Costruiamo insieme l’alternativa per evitare di essere nuovamente obbligati a firmare un contratto a perdere, per l’esclusiva esigenza di difendere i lavoratori sui luoghi di lavoro.

Contattaci per e-mail a rsu@confintesafp.it, telefonicamente al n.3476361078 o 06/4746128, oppure contatta i nostri referenti territoriali, toscana@confintesafp.it, segnalando la tua disponibilità di candidatura entro il 19 febbraio 2018.

 “Le idee camminano con le gambe degli uomini”, non esitare!

 

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