Rinnovato il contratto di lavoro dei dipendenti pubblici
Tutti coloro che temevano di non vedersi rinnovato il contratto di lavoro, ora potranno stare tranquilli: il contratto è stato (quasi del tutto) rinnovato!
Forse non ve ne siete accorti ma a suon di leggi e riforme il contratto di lavoro oramai è stato rivisitato in tulle le parti importanti: aumento contrattuale (le 80 euro di Renzi), mobilità (i 50 km della Madia) disciplina e recesso del rapporto di lavoro (licenziamento in 48 ore).
Insomma il rinnovo del contratto così come dovrebbe essere, che vede contrapposte le due parti in causa per trovare un punto comune, oramai è un lontano ricordo. Class-action? Cause? oramai non servono più perché il nostro solerte governo ha già trovato soluzioni a tutto.
Il tutto decantato come grande conquista mentre in realtà è l’ennesima mortificazione di una categoria che invece dovrebbe essere rivalutata perché assicura l’operatività dell’azione di governo (quindi anche del nostro Premier…) nonché l’erogazione dei servizi ai cittadini.
“Il fatto” dice il Segretario Regionale della Federazione Intesa Funzione Pubblica della Toscana “è che per uno che sbaglia tutti gli altri devono pagare pegno e questo davvero non va bene ed il tutto nell’indifferenza dei diretti interessati, i dipendenti pubblici, che difronte a questa ennesima batosta stanno lì, zitti e buoni senza fare nulla per dimostrare la bontà del loro operato. Nei vari talk show che si susseguono in tv e radio, partendo dall’Arena di Giletti” prosegue la sindacalista “si fa un gran parlare, male, dei dipendenti pubblici, tant’è che la nostra Federazione ha dovuto dare una risposta concreta a tutti questi attacchi inviando una nota nella quale si sono dettagliati i veri problemi di questa categoria”.
Quindi cari colleghi, di qualsiasi settore pubblico facciate parte, iniziate a tirare fuori la testa dalla sabbia e reagite perché altrimenti continueremo ad essere carme da macello, merce di scambio e simbolo del degrado di una intera nazione!