Interno – Lavoro da casa, in attesa della circolare ministeriale

Interno – Lavoro da casa, in attesa della circolare ministeriale

Nella riunione di ieri al Viminale, nella quale si è parlato di lavoro da casa, Confintesa FP Interno ha chiesto la massima chiarezza nei termini e nei punti salienti che andranno a caratterizzare il “lavoro da casa” nel periodo pre-contrattuale.

Moltissimo iscritti e non iscritti avevano chiesto alla Segreteria Generale Regionale della Toscana informazioni in tal senso. Ed ora siamo in attesa diuna circolare applicativa in merito.

Per effetto dei recenti provvedimenti legislativi, anche nel nostro ministero sono stati avviati i tavoli di confronto sindacale per definire i nuovi termini e le nuove modalità di fruizione dello Smart Working per il Personale Civile del Ministero dell’Interno.

Innanzitutto, vista la grande e continua confusione che si è fatta e si sta facendo nel definire questo tipo di servizio a distanza, noi lo chiameremo “lavoro da casa”. Poi, quando i contratti determineranno con precisione la differenza (sostanziale) tra smart working, lavoro agile e telelavoro, allora ci adegueremo.

Aggiornamento.

Ieri, 27/10 si è tenuto un confronto sindacale in merito alle “INDICAZIONI OPERATIVE” che sono state proposte dal Ministero dell’Interno per poter dare inizio “all’attività lavorativa da casa” a decorrere dal 1 novembre 2021.

Tali indicazioni, che si rifanno al DPCM sul rientro al lavoro in presenza e al DM 8 ottobre 2021 del Ministro della Funzione Pubblica, saranno utilizzate nelle more dell’approvazione delle Linee Guida, presentate ai Sindacati il 22 ottobre scorso, e fino all’adozione del PIAO che dovrebbe essere adottato entro il 31 gennaio 2022. Ovviamente, si dovranno poi confrontare con quanto sarà definito in sede di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Funzioni Centrali.

Abbiamo sollevato vari dubbi sul testo sottoposto al nostro vaglio, innanzitutto chiedendo una maggior chiarezza nella terminologia utilizzata, al fine di evitare interpretazioni soggettive da parte di ogni dirigente: Uffici Centrali, Prefetture o Uffici di PS.

Inoltre e tra l’altro abbiamo chiesto che per le giornate che il lavoratore sarà in “lavoro da casa” (sw/lavoro agile) non deve essere necessario possedere il green pass; che i giorni al mese del “lavoro da casa” devono essere aumentati rispetto ai 5 inseriti nella proposta esaminata e che dovrebbe essere vietato portare a casa fascicoli o memorie esterne contenenti atti d’ufficio.

E’ stato, inoltre, richiesto che la bozza di ogni singolo accordo per l’attività da casa potrà essere articolata e modificata d’intesa tra il dirigente ed il lavoratore interessato.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre proposte per una modifica del testo presentato alle OO.SS.

Aspettiamo nelle prossime ore l’arrivo della circolare ufficiale e definitiva, sulla quale comunque  manterremo l’attenzione dovuta a tutela del Personale del Ministero dell’Interno.

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