IGM – Al collasso a breve se il Ministero della Difesa non interviene
“L’Istituto Geografico Militare (IGM), organicamente posto alle dipendenze del Comando della Capitale (Roma), oltre a svolgere dal 2014 le funzioni del disciolto Comando Militare Esercito per la Regione Toscana, è preposto da sempre al soddisfacimento delle esigenze, civili e militari, nel settore geotopocartografico. Polo operativo, tecnico, scientifico, produttivo, formativo, culturale, archivistico e commerciale per le informazioni geografiche nel suo ruolo dual use, oltre ad essere riconosciuto, in ambito civile come Organo Cartografico dello Stato, Legge 2 febbraio 1960 n.68, dal 2021 l’istituto è stato inserito ufficialmente quale attore principale, sia nel PNRR Decreto n.398 del 29.09.21 che nel D.Leg. n.200 del 8.11.21 come garante della qualità dei dati geospaziali.
Nello specifico l’Istituto: opera quale agente terzo imparziale per la certificazione dei dati tecnici di carattere geografico; produce cartografia ufficiale nazionale ed estera, è responsabile della rete geodetica nazionale e della sua manutenzione; gestisce le attività tecniche collegate alla manutenzione dei confini di Stato terrestri; mantiene inoltre il patrimonio tecnico-scientifico-fotogrammetrico attraverso la propria biblioteca, il museo e le conservatorie; è partecipe ed ospita numerosi consessi nazionali ed internazionali che a vario titolo si occupano di geografia, sia di valenza civile che militare. Non ultimo, svolge un’importante attività di supporto e vendita, diretta e on-line dei propri prodotti, all’utenza esterna.
Per quanto esposto, le scriventi OOSS e l’RSU, allarmate, si domandano come sarà possibile bilanciare e soddisfare le esigenze sopra richieste sia in termini di perdita del know-how specifico che della capacità produttiva, in relazione allo sconfortante e disarmante depauperamento del proprio organico e soprattutto della componente civile. I numerosi pensionamenti avvenuti negli ultimi anni e gli inesistenti reintegri di personale tecnico stanno rendendo già adesso difficoltoso il soddisfacimento delle lavorazioni in tutti i settori. Esiste così (al di là dei numeri, della consistenza organica di Ente e dei correttivi recenti in senso riduttivo) il reale pericolo che le attività richieste e sopra dettagliate, a breve, non potranno più essere svolte.
Pertanto, per quanto rappresentato, le scriventi hanno ritenuto necessario informare le proprie organizzazioni nazionali affinché procedano a segnalare la grave situazione di carenza organica alle autorità direttamente responsabili, affinché si provveda con l’urgenza del caso all’apertura di, oramai inderogabili, concorsi per questo Istituto, secondo numeri e professionalità già specificati nel tempo alle SS.AA per l’attivazione dei piani assunzionali ma che non hanno mai prodotto gli esiti auspicati.”
Questo l’appello dei sindacati dell’Istituto che Confintesa FP Toscana ha portato all’attenzione dei vertici sindacali della Difesa per un intervento autorevole.
Alle elezioni per le RSU 2022 vota Confintesa FP perchè la voce di ciascuno non sia una voce nel deserto