Firenze – Interno: La salute prima di tutto! Intervento presso il Prefetto
Dato che la salute è un bene tutelato dalla Costituzione (purtroppo mantenuto a spese nostre…) la Segreteria Provinciale è intervenuta presso il Prefetto di Firenze per segnalare la situazione disagevole dei colleghi che operano presso l’accoglienza utenti e per tutti coloro che comunque hanno contatti con il pubblico. Questo il testo della nota inviata:
“”Con riferimento e di seguito alla nota in oggetto indicata, aldilà di quanto la stampa continua a portare all’attenzione dell’opinione pubblica, questa Organizzazione Sindacale è seriamente preoccupata per i rischi che i lavoratori impiegati in servizi al pubblico possono correre in caso di contatti con cittadini provenienti da aree extra europee interessate da malattie o che siano entrati in relazione con loro conterranei affetti da malattie.
Gli Uffici da Lei diretti vedono giornalmente grandi flussi di avventori presso i vari sportelli ed uffici aperti al pubblico, ed i contatti tra il pubblico e gli operatori interni spesso non si esauriscono in tempi brevi.
Non avendo avuto alcun riscontro e perdurante, invece, l’afflusso di utenti si chiede con urgenza di dotare il “corpo di guardia” di Via Giacomini di sistema interfonico con altoparlanti per conversazioni (sportelli pubblici).
Infatti, anche recentemente si è avuto modo di constatare che non vi è alcuna protezione per chi giornalmente riceve il pubblico,
Inoltre, La preghiamo di farci conoscere se è stata immediatamente somministrata una informazione/formazione sulle modalità di accoglienza e rapporto del pubblico di cui trattasi a tutti gli addetti interessati, se sono stati forniti presidi medico-chirurgici per la prevenzione ai dipendenti e per la pulizia al personale addetto, se per il pubblico sono previsti bagni differenziati.
È utile ricordare che ciascun operatore, in assenza di opportuni accorgimenti attuati dalla direzione, potrebbe diventare a sua volta veicolo di infezione interagendo con altri colleghi e con la propria famiglia.””
Ora attendiamo, e speriamo poco, di conoscere come intende muoversi il Prefetto.