Difesa – iniziamo a intravedere luci sugli sviluppi economici

Sviluppi economici 2018: a conti fatti, ci siamo

26 luglio 2018, terzo tavolo a Persociv su CCNI e sviluppi economici.

Non possiamo nascondere la nostra insoddisfazione per un incontro con un’Amministrazione distratta ed apparentemente più preoccupata di “chiudere in fretta” piuttosto che della sostanza dell’Accordo, altrimenti come spiegare la graziosa concessione alle OO.SS del tavolo precedente, di un punteggio tra i criteri per gli sviluppi economici che lascia davvero perplessi e cioè l’attribuzione di ben 35 punti su 50 per la performance a chi la performance non ce l’ha?!?

La volta scorsa avevamo chiesto chi fossero coloro per cui era stata inserita questa “stranezza” che tra l’altro, a nostro parere, rischia di essere anche motivo di rilievo da parte della Funzione Pubblica.

È quindi con stupore che abbiamo scoperto che dall’incontro precedente, la “stranezza” invece di essere cancellata, è addirittura lievitata da 20 a 35 punti!

Qualcuno ha tentato una giustificazione parlando di malattia o addirittura di maternità ma allora perché non approvare semplicemente la nostra proposta del miglior punteggio negli ultimi due anni, approvata nel 2016 e poi già bocciata nel 2017?

Forse che i malati del 2017 erano meno malati di quelli del 2016 o del 2018?

Voler assicurare un punteggio a sindacalisti in distacco sindacale al 100% può sicuramente essere proponibile per le altre Sigle ma si abbia il coraggio di dirlo con chiarezza e non nascondendosi dietro il collega malato!

Ma andiamo per ordine.

L’Amministrazione ci ha confermato di avere predisposto lo “spacchettamento” dell’ accordo sugli sviluppi economici dal resto dell’accordo sul CCNI e sulla distribuzione di quello che oggi si chiama Fondo Risorse Decentrate (già FUA).

Questo per recuperare il clamoroso ritardo accumulato per colpa di chi finora non aveva avuto nessuna fretta di sedersi ai tavoli e che ancora oggi “gioca” con le parole per camuffare 21.000.000 di FUA conquistati, ricordiamolo sempre, dai lavoratori, in uno storico “fondo aggiuntivo”.

Sette mesi di teatrini ed il parere di Mef e FP che si sono già espressi chiaramente sulla irricevibilità di una fantasiosa proposta sindacale, non sono evidentemente ancora sufficienti per qualcuno e si continua a pretendere di distribuirli “a parte” continuando ad accumulare ritardo ed ora l’Amministrazione, in cambio di un’ipotetica possibilità di pagare un acconto sui 21.000.000 entro l’anno, presenta un pacchetto da firmare il 31 luglio prossimo, completo di fondini, performance e disparità sulla loro distribuzione che non ci convince per niente e merita un attento approfondimento soprattutto perché, anche se a qualcuno apparentemente sfugge, questo CCNI varrà per i prossimi tre anni se non ci sarà, come purtroppo è prevedibile, un nuovo CCNL, anche se Confintesa ha già presentato la propria piattaforma.

Per quanto riguarda il CCNI abbiamo quindi preferito rimandare la discussione, preferendo concentrarci sugli sviluppi economici.

L’Amministrazione ci ha presentato una nuova proposta, integrata e modificata rispetto a quella precedente. Avremmo preferito vedere riconosciuta tutta l’anzianità di servizio e soprattutto una reale tutela delle assenze per malattia gravi, attraverso la possibilità di presentare la migliore performance tra quelle degli ultimi due anni e non quello che è palesemente un criterio ad personam, in favore dei distacchi sindacali al 100% ma a conti fatti, grazie ai 4 punti per ogni anno di permanenza nella fascia economica strappati al tavolo precedente da Confintesa, si è comunque raggiunto l’obiettivo di assicurare a chi non è passato nel 2016 e nel 2017 la fascia superiore.

Abbiamo contestato la coerenza del diploma tra i criteri della seconda area ma l’Amministrazione ci ha assicurato che è un mero refuso.

Il prossimo tavolo è previsto per il 31 luglio e sarà prioritario completare la discussione almeno sugli sviluppi economici, pena l’impossibilità tecnica di concluderli entro l’anno in corso.

#nessundorma

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