CONSULTA BOCCIA MADIA – CONFINTESA FP TOSCANA: AVANTI CON IL CONTRATTO E BASTA STRUMENTALIZZAZIONI – Badii: ora è il momento giusto per chiudere sui contratti per rilanciare il pubblico impiego
COMUNICATO STAMPA
CONSULTA BOCCIA MADIA
CONFINTESA FP TOSCANA: AVANTI CON IL CONTRATTO E BASTA STRUMENTALIZZAZIONI
Badii: ora è il momento giusto per chiudere sui contratti per rilanciare il pubblico impiego
La Corte Costituzionale si è pronunciata dopo il ricorso della Regione Veneto sulla cd “riforma Madia sulla PA” attestando l’illegittimità delle norme sulla dirigenza, partecipate, servizi pubblici locali e pubblico impiego. Le prime reazioni da parte di esponenti di maggioranza è stata subito quella di porre la questione relativa al pubblico impiego e la probabilità di non poter di proseguire il dialogo per il rinnovo contrattuale. Lo stesso Renzi ha, inoltre, precisato durante un suo intervento a Verona che questa sentenza dimostra come il nostro sia un paese bloccato.
“La sentenza della Consulta che boccia la riforma Madia in alcune parti dimostra solo che la mancanza di dialogo tra le parti nel nostro paese non porta a nulla di buono” afferma il Segretario Generale Regionale di Confintesa FP della Toscana Sandra Badii “e di certo non inficia il proseguo degli incontri per il rinnovo contrattuale anzi è di sprone ad un dialogo più aperto con i sindacati prima di assumere decisioni sul pubblico impiego che, lo si voglia o meno, rappresenta l’asse portante dell’amministrazione pubblica per la gestione della sicurezza e la difesa nonché i servizi al cittadino. Basti pensare alla peculiarità di funzioni che proprio in questo periodo referendario assumono le prefetture e le questure, per esempio”.
La Confintesa FP della Toscana infatti ritiene che più si ha modo di parlare e confrontarsi, meglio si trova una intesa che soddisfi le parti anche perché non è più tempo di usare i dipendenti pubblici come capro espiatorio di una nazione che non riesce ad uscire dal baratro per altri evidenti motivi.
“Siamo oramai vicinissimi all’appuntamento del 4 dicembre” conclude il Segretario Badii “e non vorremmo che ancora una volta si strumentalizzi il contenuto della sentenza per giocare nuovamente il jolly della piaga rappresentata del pubblico impiego e screditare una intera categoria”. Quindi avanti tutta con i contratti.
Ufficio Stampa