ANCORA TROPPE CRITICITÀ L’ITALIA DEI BENI CULTURALI VIAGGIA A VELOCITÀ DIVERSE

ANCORA TROPPE CRITICITÀ

L’ITALIA DEI BENI CULTURALI VIAGGIA A VELOCITÀ DIVERSE

Quest’oggi (06.04.2020) si è tenuta una riunione in video conferenza con il Segretario Generale dott. Nastasi ed il Direttore del Serv. II della DG-OR prof. Benzia per fare il punto della situazione di ciò che avviene nel Ministero in questo particolare momento.

Molte le materie trattate, dallo smart working alla sicurezza di tutti i colleghi precettati che devono garantire la sicurezza nei siti culturali e la gestione dell’uscita da questa “empasse”, per preparare le fasi successive di rientro e ripristino dell’ordinarietà.

Abbiamo rilevato criticità riguardo a diversi casi (Polo Museale dell’Emilia, Gnam e Villa Borghese di Roma e Parco Ostia Antica, Reggia di Caserta, Palazzo Reale di Genova, etc..) in cui alcuni dirigenti si ostinano a non applicare efficacemente il lavoro agile come stabilito e ribadito a chiare lettere dai vari dispositivi di legge DPCM, circolari della Funzione Pubblica, a quelle attuative  del nostro Segretariato Generale (Circ. 18/19).

Sono ancora troppe le realtà non “normalizzate” e non rispettose dell’obbligo normativo in cui l’unica possibilità ammessa è lo smart working, fatta la dovuta eccezione per i presidi di sicurezza e di indifferibilità per le attività in presenza, indispensabili.

L’Amministrazione si è impegnata ad intervenire  su tutte le situazioni segnalate.

Verificheremo che ciò avvenga!

Qualche sindacato, poi, si è lamentato “dell’affollamento” di qualche presidio e ne ha chiesto, laddove possibile, la sostituzione con l’esclusivo apporto del servizio di casierato.  Su questo punto Confintesa FP ha manifestato la propria contrarietà poiché i custodi casieri sono già sufficientemente “stressati” ed oberati abbastanza oltremisura;  non si può chieder loro un ulteriore sacrificio  poiché collasserebbero sia fisicamente che psicologicamente, vuoi per il carico lavorativo ulteriore che per  l’aggravamento della condizione di isolamento.

L’altro tema spinoso affrontato è la sanificazione dei luoghi di lavoro. Non in tutti i luoghi di lavoro vengono eseguiti regolari e costanti procedure, soprattutto nei presidi di sicurezza obbligatori e nell’alternanza dei turni.  Anche qui si è compreso e constatato il limite di alcuni dirigenti. Prevedendo un prossimo ritorno lavorativo, per noi è importante un Piano Straordinario di Sanificazione di tutti i luoghi di lavoro, con particolar riguardo a quelli maggiormente affollati ed esposti quindi a maggior rischiosità.

Abbiamo ribadito per il prossimo futuro la necessità di una rivisitazione della macchina organizzativa del nostro Ministero nel suo complesso, non perdendo il grosso passo in avanti fatto con la “rivoluzione informatica a distanza”, dando stabilità all’implementazione regolare ed ordinaria di tale attività, puntando, soprattutto in ambito museale fruitivo, a più alti standard qualitativi evidentemente a scapito evidentemente di aperture straordinarie solo quantitative.

Crediamo fermamente nei valori dei  nostri Luoghi della Cultura, ove  ogni persona, lavoratore e fruitore, possa sentirsi sia gratificato che di utilità, l’uno nell’esercizio del proprio dovere e l’altro identificandosi come soggetto attivo ed interattivo in questo che è il Patrimonio Culturale più apprezzato al mondo.

Ed in Toscana, culla della Cultura, sappiamo bene quanto significhi nella ripresa, il nostro patrimonio!

FLASH 2 del 2020MIBACT

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