TOSCANA – Interno – Mobilità volontaria
MOBILITÀ=MOBILITÀ COATTIVA……..Cosa l’Amministrazione intende cambiare…
Nell’ultimo incontro con l’Amministrazione sui nuovi criteri che la stessa intenderebbe introdurre per la mobilità volontaria al suo interno.
Le nuove disposizioni contemplano alcune novità rispetto all’accordo attualmente in vigore ed in particolare è nelle intenzioni dell’Amministrazione riservarsi la facoltà di trasferire d’ufficio il personale da una sede ad un altra nell’ambito dello stesso Comune.
Si riporta a riguardo il testo dell’art. 6 comma 3 dell’ipotesi in argomento:
“Qualora, negli uffici di un medesimo comune si verifichi, per un determinato profilo, da un lato un esubero e dall’altro una carenza, l’Amministrazione può procedere al trasferimento di un dipendente,anche non a domanda, dall’ufficio in esubero a quello carente; analogamente si può procedere nel caso di soppressione di uffici”
Dopo anni di assoluta assenza di “manutenzione” delle piante organiche l’Amministrazione ha, infatti, deciso che è giunto il momento di trasferire anche d’ufficio realizzando in modo coattivo dei movimenti seppure nell’ambito della stessa città. Pertanto dopo un lungo periodo di assoluto disinteresse, dopo tre riqualificazioni che hanno prodotto evidenti discrasie ed in presenza di situazioni in cui il personale attende di essere trasferito da oltre 10 anni, ora improvvisamente si vuole prevedere una mobilità forzata che a nostro avviso può essere attuata solo seguendo le procedure previste dalle norme vigenti ed in particolare dal d. lgs. 165/2001.
E’ vero che la situazione di alcune province è particolarmente critica, ma non si può pensare di risolvere il problema in modo repentino facendo ricadere sul personale gli effetti di scelte non sempre coerenti che l’Amministrazione ha fatto nel corso degli anni.
La nostra O.S. ha opposto un deciso rifiuto ad una siffatta mobilità almeno nella sua attuale formulazione, proponendo al limite una assegnazione temporanea in attesa di una per noi irrinunciabile ridefinizione delle dotazioni organiche nonché l’introduzione di norme di salvaguardia del personale. Posizione questa che sembra aver incontrato l’interesse dell’Amministrazione e che in ogni caso necessita di una preventiva certificazione degli esuberi di singola sede attraverso le procedure previste dal d.lgs. 165/2001.
Altre novità di rilievo che l’Amministrazione vuole introdurre sono le seguenti:
• impossibilità per il personale di produrre istanza di trasferimento per uffici nei quali non è
previsto il proprio profilo professionale;
• realizzazione di uno scambio di sede anche in ambito nazionale;
• necessità di presentare l’eventuale istanza di rinuncia al trasferimento entro 15 giorni dalla
pubblicazione delle graduatorie dei trasferibili;
• alcuni criteri per la formazione delle graduatorie.
Nello stesso incontro si è affrontato il tema della mobilità con riferimento al personale ex AGES e SSPAL, l’Amministrazione ha, infatti, individuato anche dei criteri per regolare le richieste di trasferimento che iniziano a pervenire da tale personale. A questo proposito la nostra O.S. ha espresso le proprie perplessità ritenendo prematuro tale intervento in un contesto in cui non è stato ancora completamente definito l’assetto organizzativo di tale personale che è regolato da un D.P.C.M. in corso di definizione. Vedremo nei prossimi giorni cosa deciderà l’Amministrazione e su quali forze sindacali potrà contare per raggiungere i suoi obiettivi, nel frattempo seguiremo con attenzione gli ulteriori sviluppi.
In Toscana sono tanti i colleghi che sono in attesa di essere spostati, tanti ex Agens e tanti precari: per questo si attende con particolare attenzione la determinazione che sarà adottata con accodo.