Badii (Confintesa FP) – Decreto Rilancio giungla di articoli: non diamo la colpa alla burocrazia o ai dipendenti pubblici per l’inadeguatezza delle norme e dei cavilli che mettono in croce imprese, famiglie e lavoratori.
Badii (Confintesa FP) – Decreto Rilancio giungla di articoli: non diamo la colpa alla burocrazia o ai dipendenti pubblici per l’inadeguatezza delle norme e dei cavilli che mettono in croce imprese, famiglie e lavoratori.
“Ci sono ben quasi 500 pagine per più di 250 articoli nel nuovo “decreto rilancio” e invece di far diminuire o semplificare i procedimenti e le lungaggini per accedere ai bonus, sconti ed altro già è un miracolo se si riesce a capire dove andare a cercare! Sicuramente ora la colpa sarà come sempre dei dipendenti pubblici che invece poco c’entrano con l’inadeguatezza di una classe politica e dirigente che forse non riesce a scrivere nemmeno una lettera se non ha chi lo fa.
Questo era il momento di dare: dare respiro al mondo del lavoro, alle nostre famiglie, ai nostri anziani che hanno pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane a causa della pandemia. Eppure, per loro nemmeno uno dei 256 articoli li contempla in modo preciso, e nella mente rimangono solo le immagini di bare allineante in attesa di un degno funerale.
La cosa è sconvolgente e le lacrime versate in diretta per essere riusciti ad inserire nel decreto un articolo non era meglio fossero versate per i tanti che ci ha lasciato in questi pochi mesi?”
Parole dure quelle del Segretario Regionale di Confintesa FP Sandra Badii dopo l’annuncio dell’approvazione del cd Decreto Rilancio da parte del Governo.
“Noi siamo un sindacato e ci saremmo aspettati che la ripartenza fosse caratterizzata da misure immediate e di ampio respiro, con dialogo costante con le istituzioni per trovare la più ampia convergenza; invece ad oggi pare che ancora non siano state stornate ai lavoratori ed alle imprese nemmeno le risorse dei decreti precedenti. E in quanto al dialogo, il Segretario Generale di Confintesa Francesco Prudenzano ha dovuto rivolgersi al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere la stessa dignità degli altri sindacati!
Un’idea però possiamo lanciarla: una immissione diretta di moneta nel nostro mercato, senza interessi da pagare a nessuno, da far arrivare direttamente a tutte le attività produttive, dal piccolo bar sotto casa, all’impresa che vorrebbe mettersi in sicurezza e tornare a far lavorare i propri dipendenti e dare sostentamento alle famiglie, per incentivare i lavoratori di qualsiasi comparto che hanno bisogno di sicurezza, per le partite iva e per coloro che tirano avanti con la ritenuta d’acconto, per riconoscere tutto quello che i sanitari hanno fatto, per venire incontro a tutte le spese che affrontano gli anziani e i disabili nelle residenze protette o presso le loro famiglie, per i nostri agricoltori affinché possano assumere regolarmente i loro collaboratori, sarebbe una scelta coraggiosa che la politica dovrebbe fare, senza sottostare a pressioni di vario genere. Per un breve periodo di inflazione più alta, forse ci sarebbe subito dopo un lungo periodo di stabilità. E in Toscana, come nel resto d’Italia ne abbiamo tanto bisogno!
Questo quanto precisa Confintesa FP Toscana che mette il dialogo con il sindacato alla base di una società democratica e ricorda che sono a disposizione le proprie strutture e professionisti per chi ha necessità di essere seguito per l’accesso ai bonus di legge, cassa integrazione ed altro nelle forme previste dai decreti Covid19.
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