DIFESA: IMMOBILITÀ – INCONTRO A PERSOCIV PER DEFINIRE GLI ULTIMI DETTAGLI SUL BANDO DI MOBILITÀ 2018

Il 18.07.2019 a Persociv si è svolto l’annunciato incontro sulla mobilità 2018. Per l’ennesima volta, ci siamo ritrovati a cercare di mettere una pezza a quel pasticciaccio brutto del protocollo d’intesa, sottoscritto all’epoca da tutti gli altri Sindacati ma non da Confintesa e che ad ogni banco di prova dà dimostrazione delle spaventose lacune e criticità da noi denunciate fin da subito e di cui oggi finalmente sembra che anche le altre parti sociali presenti al tavolo si siano rese conto, a cominciare dal famigerato “grado di scopertura” per finire alla mancata trasparenza sugli organici degli enti e relative consistenze di personale. Come tutti sappiamo, il bando 2018, a cui hanno potuto partecipare a causa dei pochissimi posti messi a concorso, soltanto 622 concorrenti, ha partorito 133 vincitori e 261 posti sospesi in attesa degli interpelli. Insomma una gran confusione, da cui occorre trovare oggi una via d’uscita nel più breve tempo possibile per poter dare il via al bando 2019. La riunione si è svolta a tavoli uniti ed in verità, a parte qualche intervento più costruttivo, ci è sembrata più volta alle critiche ed alle recriminazioni che non tesa a trovare soluzioni. Confintesa, pur condividendo tutte le critiche al bando di mobilità espresse dalle altre OO.SS., nel ribadire che le stesse critiche avrebbero dovuto essere espresse al momento della sottoscrizione del famigerato protocollo d’intesa, ha preferito però ricondurre la discussione su cose più concrete, come quelle da fare oggi per uscire al meglio ed al più presto da una impasse che rischia altrimenti di durare nei secoli. Come Confintesa abbiamo quindi presentato tre proposte: 1. Che gli enti con scopertura 0, quindi sotto organico, che non hanno messo a bando posti in entrata, siano considerati comunque enti da cui si può uscire; 2. Che gli enti con scopertura 0 che riceveranno vincitori, anche a seguito degli interpelli, mettano a disposizione altrettanti posti in uscita; 3. Che in considerazione dei posti lasciati liberi dai vincitori e soprattutto del gran numero di domande di pensionamento presentate in questi mesi dai colleghi per quota 100, gli enti facciano fin da subito degli interpelli per ricoprirli, senza aspettare l’uscita del prossimo bando. Sulla prima proposta l’Amministrazione, pur riconoscendo l’incongruenza da noi rilevata, si è detta contraria perché vorrebbe dire rivedere tutte le graduatorie con evidenti prevedibili ricorsi. Accolte con favore invece le altre due soluzioni che consentiranno di chiudere, speriamo in tempi brevi, questa tornata con i primi interpelli già da agosto. Nel complesso siamo quindi soddisfatti, sempre nella consapevolezza che stiamo rabberciando una situazione figlia di un protocollo di intesa sulla mobilità, partorito da Amministrazione ed OO.SS. nel 2015, di cui è palese l’evidente fallimento ed il cui frutto avvelenato peggiore è proprio quel grado di scopertura per il quale oggi le stesse sigle firmatarie si stracciano le vesti.

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