TOSCANA – EX CRI – LE TRISTI BUGIE DALLE GAMBE CORTE

Il 3 dicembre scorso si è tenuto un incontro in Funzione Pubblica sulle situazioni pendenti, ma ancora importanti, riguardanti le ultime fasi di riordino dell’Ente.
A presiedere la seduta il Capo Dipartimento di Funzione Pubblica Dr.ssa Barilà con i rappresentanti dei Ministeri Salute e Difesa ed i delegati delle Regioni.
Per la delegazione di parte sindacale Confintesa F.P. presenti Calì e D’Alessandro.
Le nostre ripetute richieste di incontro, come per gli altri sindacati, avevano come obiettivo principale la richiesta di definire al più presto le procedure di trasferimento alle nuove strutture per tutti i lavoratori.
Anche valutando positivamente lo sforzo profuso dall’Amministrazione ESaCRI mediante il contatto continuato con molte P.A., ritenevamo importante un intervento diretto ed immediato della stessa Funzione Pubblica per superare le ultime resistenze che vedono non ancora destinatari di assegnazione poco più di 70 lavoratori.
Il Capo Dipartimento F.P. esordiva ricordando un po’ di scetticismo iniziale nell’utilizzo di una procedura “libera” tra ESaCRI e gli altri Enti Pubblici, prospettando una eventuale riapertura del Portale in quanto le procedure non prevedevano esplicitamente in questa fase un intervento diretto di Funzione Pubblica.
Si sono poi succeduti gli interventi delle Organizzazioni Sindacali presenti, dove molta attenzione si è posta sull’improprio utilizzo del termine “mobilità volontaria” e rimarcando le evidenti disomogeneità di trattamento economico presenti sul territorio.
La Confintesa F.P. ha voluto ricordare come l’origine della mobilità nasca da quel funesto D.Leg.vo 178 aspramente combattuto, ben prima della nascita del Portale della Mobilità della Pubblica Amministrazione.
Dopo aver riconosciuto l’importante lavoro svolto dalla F.P. che ha visto comunque definire il trasferimento di 4 mila lavoratori CRI in ambito pubblico (più tutto il personale delle Provincie), ritenevamo veramente paradossale che questo processo potesse venire svalutato per un numero veramente esiguo di assegnazioni non definite.
E perciò abbiamo chiesto un intervento di presa in carico diretta della questione mobilità, salvaguardando però quanto di buono ad oggi si era ottenuto dagli sforzi dell’amministrazione ESaCRI.
Come Confintesa F.P. abbiamo richiesto inoltre, ancora una volta, un intervento diretto di Funzione Pubblica per armonizzare i trattamenti economici, ancora piuttosto disomogenei, sul territorio.
Abbiamo invitato poi la Delegazione Trattante di parte pubblica di adoperarsi per velocizzare al massimo la tempistica delle assegnazioni di tutto il personale, anche in vista dell’importante stagione concorsuale prevista per il Pubblico Impiego, che potrebbe far irrigidire più di qualche amministrazione.
Nell’intervento conclusivo il Capo Dipartimento di F.P. ha dichiarato la propria
disponibilità a farsi carico di quest’ultima fase di assegnazione del personale.
In tal senso ha prospettato come ipotesi, orientativamente, un Decreto di assegnazione da effettuarsi in tempi rapidi per tutte quelle situazioni già definibili a seguito del lavoro svolto dall’ESaCRI, riservandosi un ulteriore decreto da definirsi al massimo entro il primo semestre 2019 nel quale inserire il restante personale, e comunque nel rispetto delle carenze organiche comunicate.
Circa la disomogeneità di trattamento economico da più parti evidenziata, la F.P. si è impegnata per altri interventi sulle Amministrazioni Centrali, ricordando però a tutti che per l’assegno “ad personam” potranno essere prese in considerazione solo le voci contrattuali dei CCNL, certo non quelle derivate dalla Contrattazione Nazionale Integrativa (CCNI).
Valutiamo positivamente l’orientamento finale emerso di non procedere ad una ulteriore fase di apertura del Portale, al fine di non innescare ulteriori elementi di disturbo che potrebbero innescare altro contenzioso di cui sinceramente non sentiamo proprio la necessità
Nel prendere atto dell’orientamento del Dipartimento di Funzione Pubblica che, nel pieno rispetto della normativa vigente, esclude dalla composizione del cd “zainetto” tutte quelle voci proprie della Contrattazione Integrativa di Ente, non possiamo che ricordare a tutti che la correttezza e la conoscenza delle norme ci ha sempre reso particolarmente prudenti su interpretazioni farlocche che riguardavano la portabilità di pezzi del sistema indennitario e di quote del salario accessorio.
Forse questo chiarimento porterà un poco di verità, per quanto amara, tra le tante bugie che sono state raccontate ai colleghi in questi ultimi tempi.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.