L’INPS ED I CONTRIBUTI INVISIBILI
L’INPS ED I CONTRIBUTI INVISIBILI
A distanza di un anno si ripropone il problema dei contributi INPS che, ancora, non compaiono sugli estratti contributivi dei dipendenti pubblici e della prescrizione.
Le parole sono state tante, nei fatti ancora esistono delle Circolari che, nonostante tutte le rassicurazioni, prevedrebbero la prescrizione dei contributi “scomparsi” al 31/12/2018.
Ormai è chiaro che l’Inps, a ventidue anni dalla legge 335/95, ha modificato l’interpretazione della legge estendendo il regime della prescrizione quinquennale dei contributi previdenziali anche ai dipendenti pubblici, stabilendo la decorrenza dal 1 gennaio 2019, non fattibile ma non abbiamo alcuna intenzione, per ora, di ricorrere ad un giudice per appurare che una Legge (chiara) non possa essere modificata da una Circolare. Se sarà indispensabile lo faremo, nel frattempo stiamo facendo tutti i nostri passi per tutelare al meglio i lavoratori al minor costo.
È evidente che una circolare non possa procedere all’interpretazione autentica di una norma di legge né tantomeno possa individuarne una diversa decorrenza rispetto a quella prevista dalla norma stessa. Il punto essenziale che chiarisce la circolare è il momento di decorrenza della prescrizione.
Abbiamo verificato che dal 2012 si rilevano i maggiori problemi di rilevanti “buchi contributivi”, in particolare per i dipendenti delle Amministrazioni dello Stato, causati dalle procedure di incorporazione dell’Inpdap nell’Inps, con il conseguente avvio di un problematico processo di riorganizzazione/integrazione fra le strutture.
E’ proprio tale aspetto che ha inciso, ed ancora oggi incide, sulla corretta contabilizzazione delle posizioni previdenziali dei dipendenti pubblici.
Tali periodi sono a rischio prescrizione? Non dovrebbe esserci alcun “pericolo” per i dipendenti dello Stato, considerando che il sistema NoiPa che dovrebbe garantire il versamento mensile “automatico” dei contributi agli Enti di previdenza, tuttavia la cautela non è mai troppa e, ancora una volta, la nostra Federazione intende affiancare ed assistere i propri iscritti, per ora chiedendo all’INPS lo slittamento in avanti della presunta data di prescrizione, per tutto il tempo che occorre all’INPS di ricostruire la posizione contributiva di tutti i dipendenti pubblici.
Lo riteniamo un atto dovuto dopo il panico e la confusione creata, sulla materia, dall’INPS attraverso le circolari ed il messaggio n.3170 (che, ricordiamo, ha un valore ancora inferiore a quello della circolare) pubblicato sul sito INPS del 16.08.2018.
Gli aggiornamenti saranno costanti.