Interno – Progredire…un bene per pochi
Progressioni economiche….solo per pochi
Oggi 12 luglio 2018 è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo stralcio (in allegato) non per la distribuzione del FUA 2018, solo per definire l’importo da cui detrarre le somme destinate alle progressioni economiche; ma con i dubbi sulle valutazione che abbiamo portato al tavolo potrebbe essere soggetto a modifiche, una per tutte: perché dei master sono valutati ed una seconda laurea no?
Dopo aver ritardato il pagamento del Fua 2017, rimaniamo in attesa del bando per le progressioni economiche: forse settembre sarà il mese buono?
Di certo oggi è stato chiarito che le risorse consolidate del Fondo ammontano a € 22.288.592,00 e non a € 23.081.550,00 come per il 2017; quindi detratti i € 12.743.727,23 necessari per le progressioni, restano per il pagamento delle varie casistiche inserite da sempre nel Fondo, solo € 9.544.864,77 a cui aggiungere le promesse di reintegra del fondo, che se la tempistica resta quella precedente aspetteremo anni.
Un momento di riflessione prima di dare la disponibilità per reperibilità, turnazioni ecc. ecc. è d’obbligo, per non sentirsi delusi allorquando saranno distribuite le somme del FUA 2018!!!
Per una migliore riflessione si riportano alcune voci/importo relative al 2017:
– Fondo di sede € 15.162.585,00;
– Premi per la produttività € 6.431.065,00;
Alla nostra puntuale richiesta sul futuro del Fondo, visto che il 2018 sta trascorrendo, la risposta è stata: “sarà oggetto di valutazione nell’incontro sul FUA 2018”, più evasivi di così, si muore.
Comunque è stata l’occasione per portare all’attenzione del tavolo, ancora una volta, il problema immigrazioni, ispezioni e tutele inesistenti per il Personale Civile.
Abbiamo chiesto un incontro al nuovo Ministro per le problematiche del Personale Civile, durante il quale rappresenteremo: la carenza di personale, le emergenze, le penalizzazioni del nostro personale rispetto ai pari qualifica di altri ministeri e in modo particolare fra le varie componenti del nostro stesso Ministero, la possibilità di reintegrare il Fondo con somme provenienti da recuperi operati dal nostro personale, la necessità di tutele del personale impiegato in missione, nonché le carriere bloccate e senza alcuno spiraglio ma con inserimento di personale apicale proveniente da altre Amministrazioni e assunzioni estemporanee di vincitori di concorsi per Enti Locali.
A tutto ciò bisogna sottolineare che parte del nostro ministero si riforma, si modificano gli ordinamenti e solo il Personale Civile dopo quarant’anni è inchiodato ancora alle qualifiche iniziali o quasi ed estromesso da vari uffici con la sola motivazione “carenza di personale” .
Prima o poi qualcuno capirà che la frittura non può essere fatta con l’acqua?