Il 1° maggio dei lavoratori del Ministero dell’Interno
1° maggio 2018
Non può esserci festa dei lavoratori se è compressa la loro dignità
Il personale Civile rivendica un ruolo dignitoso all’interno del Dicastero, troppo spesso è compresso il suo ruolo, le sue funzioni e la sua professionalità.
È superfluo ricordare le componenti con le loro specificità, ma sperando giovi a far riflettere:
- La Casta dei Prefettizi, le cui mansioni dovrebbero essere ben altre;
- Polizia di Stato, di cui un esercito di circa 20.000 unità occupa posti e funzioni improprie;
- Vigili del Fuoco, mansioni e ruoli ben definiti;
- Personale Civile dei VV. F, figli fortunati di una famiglia complessa;
- Personale Civile contrattualizzato, relegati a ruolo di supporto delle altre componenti.
In tutte le Amministrazioni delle Funzioni Centrali il personale contrattualizzato:
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- Gestisce. Nel nostro Ministero No, solo cose marginali;
- Si regolamenta. Nel nostro Ministero No, gli regolano ogni cosa;
- Nelle decisioni importanti sono presenti. Nel nostro Ministero No, altri decidono a proprio uso e consumo;
- Quando si decidono ricorsi, valutazioni, progressioni, trasferimenti ecc. ecc. non si è attori ma spettatori o vittime.
Signor Ministro, vogliamo un protocollo d’intesa che definisca i compiti specifici del Personale Civile nell’ambito dell’intero Ministero.
Abbiamo un contratto integrativo disatteso in molte parti:
- Le qualifiche sono simboliche;
- La differenza fra Amministrativo/Contabile/Informatico ecc. esiste solo sulla carta;
- Gli incarichi sono assegnati senza rispetto di qualifiche o indirizzo, pur espletando concorsi diversi;
- Vengono assegnati compiti e funzioni, quali ispezioni elettorali/anagrafiche/verifica di Stato Civile, indistintamente e senza tutele e senza riconoscimenti di alcun genere;
- Commissioni di ogni genere, purché gratuite, ci vedono presenti, quali Commissioni Elettorali, Scarti d’archivio, Commissioni Esplosivi, ecc. ecc.
- Commissariamenti/sub commissariamenti/commissari ad Acta ecc. ecc. solo dove c’è carenza di altro personale, per poi vederli valutati, nelle progressioni economiche, senza che tutti abbiano le stesse opportunità. È giunta l’ora di definire i criteri della meritocrazia;
- Assunzione di personale altamente qualificato, in barba alla professionalità, alla formazione ed alla disponibilità finora mai negata.
Queste, e non solo, sono violazioni della dignità del lavoratore del Ministero dell’Interno.