Dopo il CCNL ed il decreto sulle visite fiscali….ancora bastonate al Ministero dell’interno

Dopo il contratto di lavoro e il decreto 206/2017 sulle visite fiscali

 

FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2017

UN’ALTRA OCCASIONE PERDUTA

Prima un contratto, imposto più che proposto, “discusso” in soli due giorni, ma spacciato per un successo dai sindacati che lo hanno firmato. Se dal punto di vista normativo cambia ben poco, dal punto di vista economico, trattandosi di pochi spiccioli, si rivela una vera presa in giro, perché non restituisce il potere di acquisto perduto nei quasi 10 anni di attesa. Infatti, la perdita per ciascun dipendente è circa del 12%, a fronte della quale riceverà solo circa il 3,5%!!

Poi lo scellerato decreto della Ministra Madia “Il regolamento recante modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l’individuazione delle fasce orarie di reperibilità” (D.P.C.M. Dip.to F. P. n. 206 del 17/10/2017, in vigore dal 13/01/2018) che doveva armonizzare le norme tra lavoro pubblico e privato. Invece, ha confermato le differenze tra lavoratori: i pubblici assoggettati a 7 ore di reperibilità ed i privati rimasti a 4, in barba alle indicazioni del Consiglio di Stato. Ma peggio ancora! Ha creato ulteriori differenze tra i lavoratori pubblici, perché il decreto non si applica a Forze Armate, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, Enti Pubblici Economici, Enti Morali e Aziende Speciali.

Noi garantiamo il funzionamento del Ministero e di tutte le Prefetture oltre ad assicurare la continuità negli uffici di Polizia, e come veniamo trattati? Come la Cenerentola del Ministero dell’Interno, gli unici con uno status giuridico diverso, un 

quadro normativo di minori tutele, un trattamento economico inferiore e oggi gli unici a subire il Decreto Madia nel Ministero dell’Interno.

Se la Ministra Madia non sa che noi lavoriamo ogni giorno gomito a gomito con questo personale “esentato” dai controlli, il suo collega Minniti lo sa bene, invece, e come Ministro di un dicastero strategico per il paese, non dovrebbe consentire queste differenze di trattamento tra colleghi, con o senza divisa, che condividono l’ambiente e spesso anche tipologia di lavoro.

Ora il Fondo Unico di Amministrazione 2017, che noi non abbiamo firmato, perché nell’accordo non solo, al solito, non c’è il minimo intento di legare gli obiettivi del personale a quelli dei dirigenti, ma non c’è stato nemmeno il buon senso, vista l’elemosina prevista dal contratto, di puntare a un avanzamento economico per tutto il personale (e non solo per 6000 dipendenti) utilizzando le risorse di tutti.

E’ preferibile 50 euro pensionabili e per sempre piuttosto che l’elemosina annuale (non garantita a tutti) di 300/350 euro con il fondo di sede!!

Ci vendiamo davvero per così poco?

Si poteva ambire ad una progressione economica per tutti, e invece nemmeno questo hanno voluto…

E’ GIUNTA L’ORA DI VEDERE RICONOSCIUTA LA NOSTRA SPECIALITA’!

FLASH 2018 N 4 – FUA 2017 UN OCCASIONE PERDUTA

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