Se vuoi che cambino le cose non urlare da solo, dillo con noi! Candidati con Confintesa FP alle RSU 2022

C’è ancora tempo per candidarsi con Confintesa FP – Se vuoi che cambino le cose non urlare da solo, dillo con noi!

Mentre ci stiamo preparando alle votazioni per il rinnovo RSU 2022, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il Segretario Generale Regionale Confintesa FP della Toscana Sandra Badii alla quale abbiamo rivolto tre domande sull’attuale situazione delle Funzioni Centrali, il nuovo contratto di lavoro e le RSU.

“Segretario l’occasione di incontrarla ci offre lo spunto per qualche domanda.

D. Fannulloni e poco credibili, i dipendenti pubblici sono ancora nell’occhio del ciclone. Lei che ne pensa?”

R. “Sarebbe facile sostenere semplicemente che non è vero. Ma se siamo arrivati a questo punto non è stato per un colpo di bacchetta magica. Vi sono stati elementi che nel tempo hanno portato la categoria dei dipendenti pubblici ad essere classificata quale nullafacente e responsabile del malfunzionamento della burocrazia. Neanche durante la pandemia sono stati risparmiati colpi bassi al dipendente pubblico ad esempio sullo smart working con il Ministro Brunetta che ha additato ancora una volta i lavoratori pubblici. Demonizzare l’operato dei lavoratori senza però dedicare la stessa “attenzione” alle infrastrutture e ad una dirigenza carenti per un verso o per un altro, è solo un fine propagandistico: non ha certo giovato mettere in contrapposizione i lavoratori pubblici e privati anzi è stata una manovra poco corretta. Una campagna denigratoria costante e perpetrata ai danni di una categoria che invece con il passare degli anni è stata chiamata a sempre maggiori responsabilità lavorative e crescenti carichi di lavoro anche per la mancanza di tour over. Si pensi che con l’ultimo concorso Ripam saranno assunti quasi 2500 funzionari nelle funzioni centrali (un numero davvero esiguo) che anche tanti dipendenti già in servizio nelle pp.aa. hanno vinto: ecco senza tenere conto della professionalità acquisita nell’attuale ufficio di servizio, vengono spostati di amministrazione e città dove dovranno ripartire da zero e la cosa non ha una logica. Inoltre in molte amministrazioni non viene dato corso ai trasferimenti di personale da decenni e qui si rischia di vedersi soffiato il posto dai nuovi assunti! Ma tornando al discorso principale, nonostante tutto il disagio dovuto alla pandemia, il personale pubblico ha continuato ad erogare i servizi al cittadino e fatto funzionare la macchina burocratica e gli enti del territorio consentendo ai vertici dei vari dicasteri di poter continuare a svolgere il loro lavoro. E senza vedersi valutato il servizio svolto in modo adeguato! In più l’appiattimento dovuto alla “contrattualizzazione” del rapporto di lavoro e la fungibilità delle mansioni non l’ha certo reso popolare agli occhi dell’opinione pubblica ed ai vertici delle stesse amministrazioni. Se ci sono fannulloni al di là di tutto, vanno isolati e puniti ma non a discapito di tutta la categoria.”

D. “Questo nuovo contratto di lavoro reca novità. In concreto ad esempio si parla di indennità…” 

R. “Nel tempo il personale delle funzioni centrali ha perso, ha perso molto in termini di credibilità e rispettabilità, ma anche in termini economici.
Si pensi per esempio alle indennità di amministrazione, una “invenzione” del contratto dell’epoca che di fatto non ha reso tutti uguali ma ha ampliato il divario già esistente: in alcuni ministeri è stata attribuita l’elemosina con una indennità misera che di fatto non riconosceva il ruolo svolto; in altri si è inventata la trasformazione delle indennità percepite per le “particolari funzioni” in indennità di amministrazione creando così un appiattimento della categoria. In altri enti invece sono state assegnate indennità di gran lunga più sostanziose e questo ha ingenerato differenze non da poco.
Insomma un bel caos innescato da quella che è stata definita la “privatizzazione” del pubblico impiego voluta da sindacati che hanno deciso per tutti senza sentire il parere di nessuno.
Alla fine, dopo intense trattative siamo riusciti ad avere questo CCNL nel quale in qualche modo c’è un meccanismo di perequazione di queste indennità ma ciò che è stato perso dai lavoratori in questi decenni nessuno potrà ripagarlo.
Moltissimi ricorderanno proprio negli anni ‘90 che la nostra sigla sindacale ha posto in evidenza la disuguaglianza e, ad esempio nel Ministero dell’Interno, ha intrapreso una serie di ricorsi volti a ristabilire la situazione e la restituzione dell’indennità di PS che come detto è stata trasformata in una generica indennità di amministrazione.
In Toscana furono molti coloro che parteciparono e questo fu un reale e raro segnale di appartenenza.”

D. “Ed ora eccoci alle RSU, rinviate più volte. Confintesa FP partecipa? E perchè?”

R. “Partecipare alle RSU 2022 candidandosi per Confintesa FP è importante: essere liberi da qualunque tipo di laccio per poter andare ai tavoli nazionali e delle varie sedi rappresenta una garanzia non ha prezzo!
Il CCNL che sta per entrare in vigore consente di poter finalmente contrattare materie nuove che prima ci erano state sottratte e poter fare dunque la differenza. Questo contratto ha recepito i temi che noi da sempre abbiamo portato nelle nostre piattaforme di rivendicazione compresa l’ultima. Abbiamo voluto fortemente un vero cambiamento con il nostro lavoro, la nostra tenacia, senza farci intimorire ed affrontando momenti bui e dolorosi. Ma ora possiamo davvero far tornare protagonisti i dipendenti pubblici!
Votando Confintesa FP alle RSU 2022 ci consentirà di contrattare con autorevolezza una serie di materie come i passaggi di area per tutti, l’azzeramento della prima area, i differenziali economici all’interno delle aree, i nuovi profili professionali e i loro contenuti, la valutazione, l’orario di lavoro e tanto altro, senza lasciare i soliti noti a decidere per tutti.
Sono tanti i temi importanti che ci riguardano, dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro alla valutazione ed alla specialità.
Questo è il momento giusto per mettersi in lista con noi ed essere finalmente protagonisti del nostro futuro visto che sino ad oggi altri hanno deciso per noi, portandoci a questo punto.
Mi consente di fare un piccolo appello?”

“Prego Segretario…”

Cari colleghi della Toscana, non lasciatevi trascinare dall’apatia, dal qualunquismo e dal menefreghismo, sappiamo bene quanto ci tenete al vostro ruolo e quanto ogni giorno date, ai cittadini ed allo Stato che rappresentate. Contattateci per presentare la nostra lista nel vostro ufficio. Un appello che come Segretario Generale Regionale della Toscana rivolgo a tutti nella certezza che la vostra partecipazione ci consenta di contare di più nelle scelte che ci riguardano anche per riappropriarci del nostro ruolo e della nostra funzione.

Grazie Segretario per queste parole; ora la palla passa ai dipendenti pubblici della Toscana affinchè raccolgano l’appello e si mettano in gioco per il loro futuro.

Ecco cosa proponiamo:

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La nostra Piattaforma contrattuale

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Il nostro video

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Il video del Coordinamento Interno

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Il comunicato sulla perequazione dell’indennità

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Il video del Coordinamento Giustizia

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Il comunicato del Coordinamento Entrate

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Il Comunicato del Coordinamento Difesa

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toscana@confintesafp.it

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