1° Maggio 2017 – Ci stiamo preparando a celebrare la festa del lavoro…?
Ebbene, siamo già arrivati al 1° Maggio, data in cui a parte le gite fuori porta, si celebra la festa dei lavoratori. Questa ricorrenza trae origini da una manifestazione organizzata a New York nel 1882, ma la data del 1° maggio fu scelta successivamente, dopo i fatti successi a Chicago nel 1886, conosciuti come “la rivolta di Haymarket”, che tutti noi conosciamo.
Per non andare troppo lontano da casa nostra, il 1° maggio 2017 si continua a chiamare festa dei lavoratori, ma per chi è festa?
Ecco come descrive l’attuale situazione il Coordinamento della Federazione Intesa FP del Ministero dell’Interno nel suo comunicato n. 10.
“”O magari è un modo per distrarre i lavoratori e far sognare chi il lavoro non ce l’ha? E’ un’urgenza nazionale il rispetto dei lavoratori e, per noi in particolare, il rispetto del Personale Civile dell’Amministrazione dell’Interno, che continua a impegnarsi per gli obbiettivi comuni perseguiti da tutta l’Amministrazione ma, almeno dal 1997, è invisibile agli occhi dei politici di turno e dei nostri vertici burocratici. L’immigrazione, la microcriminalità, la Protezione Civile, le votazioni di ogni genere e grado,… tutte esigenze che da sempre vedono impegnato il nostro Ministero, e tutto il personale civile, in prima linea, ma che ci fa restare quasi invisibili, considerati “impiegati generici”. Ci prestiamo spesso a turnazioni non contrattate, a reperibilità non remunerate, a lavoro straordinario non pagato, a lavoro festivo mal retribuito, ma queste cose ricadono nei doveri generici e sottintesi di lavoratori senza una specificità di funzioni, senza alcun rilievo! Appena passate le emergenze, spesso dobbiamo prendere atto, vediamo che le turnazioni, le reperibilità, gli straordinari sono pagati, i festivi sono recuperati, ma tutto questo non riguarda il Personale Civile, ma tutte le altre componenti del nostro Ministero. “Noi” non abbiamo motivi per festeggiare, anzi …. Se fossimo meno responsabili, dovremmo incrociare le braccia, rifiutare lavori che non hanno certezza della paga, e dimostrare che gli obbiettivi non si raggiungono senza di noi. Ma per quanto avremo ancora pazienza e saremo silenti e accondiscendenti quando il Prefetto di turno ricorrerà all’ immagine della famiglia e del lavoro per un unico fine comune? Ribadiamo questo principio, in occasione del 1 maggio, perché non ci siamo dimenticati che solo il 30 marzo u.s. il Ministro ha rassicurato i sindacati sul pagamento delle competenze accessorie (dicembre 2016/marzo 2017), nella busta paga di aprile e, nella stessa occasione, si era impegnato ad effettuare un riallineamento delle varie componenti del Dicastero. Avevamo titolato il nostro flash della sera del 30 marzo, forse troppo ottimisticamente, “La svolta” Signor Ministro vogliamo pensare ancora una volta ad un momento distrazione e non l’ennesimo insabbiamento della valorizzazione delle nostre funzioni, che subiamo dal 1 aprile 1981.
RISPETTO PER I LAVORATORI CONTRATTUALIZZATI DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL’INTERNO APPELLO PER LA SPECIFICITÀ FIRMA QUI O RIVOLGITI AI NOSTRI RESPONSABILI TERRITORIALI http://www.buonacausa.org/cause/specialitapersonale