I Poli della Dadone…mentre tutto va alla deriva, spuntano nuovi carrozzoni

Se in questi giorni pare che gli italiani abbiano scelto il risparmio nell’interesse della nazione, non si capisce come mai i ministri invece procedano diversamente.

L’ultima proprio di ieri, appresa da fonte ANSA, riguarda il Ministro Dadone che annuncia la nascita di un’altra serie di carrozzoni denominati “Poli territoriali avanzati”, 150 strutture regionali per i concorsi decentrati e le selezioni del personale per poi trasformarli come poli per il lavoro agile e chissà cosa altro! Queste “novità” ci vengono presentate talmente bene che risulta difficile, a prima vista, dire che non siano buone!

Ma analizzando la notizia, appare davvero illogico creare ulteriori uffici che gestiscano gli attuali uffici, che dovranno avere il loro organico, i loro dirigenti, le loro strutture, i loro fondi.

Ora, se vi sono soldi, forse è il caso di destinarli diversamente per dare nuova linfa al lavoro pubblico, al servizio dello stato che alla fine è composto dai suoi cittadini.

Per esempio cominciando a riconoscere le vere funzioni svolte dal personale che, a causa di campagne denigratorie continue, appare come l’unico male italiano, che va combattuto senza sapere davvero quello che succede, basandosi sul sentito dire e non sulla realtà.

Pensiamo che dietro la macchina delle elezioni, ad esempio, vi sono lavoratori del Ministero dell’Interno che gestiscono tutti i sistemi di rilevazione, le procedure, e tanto altro. Una funzione speciale, che insieme ad altre specifiche, viene svolta dal personale del ministero, in tutta Italia, in ogni prefettura e questura, con serietà e spesso senza risorse e sotto organico. Lo fanno in silenzio, il loro dovere, sono altamente specializzati ma rientrano nella categoria dei fannulloni, perché si sa: nel nostro Paese è di moda fare di ogni erba, un solo fascio!

Ma ci sono tanti altri esempi che potremmo citare in altre amministrazioni statali e non. La macchina della Giustizia ed i servizi amministrativi e gestionali nella Difesa ad esempio vanno avanti per il personale amministrativo. Senza contare gli insegnanti ed il personale amministrativo e tecnico che molti pensano che si facciano ogni anno tre mesi di vacanza senza sapere davvero come funziona il loro lavoro; se poi si parla dei precari, è necessario precisare che i tre mesi di “vacanza” sono tre mesi di disoccupazione nei quali non entra lo stipendio in famiglia; poi c’è l’attesa di una possibile chiamata che forse arriverà per l’anno scolastico o forse no…

Ed aggiungiamo tutti quei lavoratori della sanità pubblica e privata, delle RSA, degli istituti analisi che tanto hanno dato alla società in questi mesi, e purtroppo molti non ci sono più. Così pure i dipendenti di enti territoriali come i comuni.

La Dadone poi parla di opportunità di collaborazioni con le università che si potrebbero instaurare con i Poli. Non sappiamo dove viva Fabiana Dadone ma spazi per collaborazioni autorevoli con Università, ad esempio per la formazione del personale, per dare modo ai dipendenti di poter progredire con percorsi di laurea i cui frutti poi saranno messi al servizio della collettività, ce ne sono anche adesso, anche senza Poli del futuro, basta fare e non aspettare.

Se qualcosa il Covid19 dovrebbe avere insegnato è che i cittadini non devono essere lasciati da soli; allora è arrivato il momento di farlo: diamo risorse fresche alle famiglie, ai piccoli commercianti ed artigiani, diamo loro una pubblica amministrazione al passo con i tempi perché possano riprendere a lavorare bene e perché non debbano avere il pensiero di come mettere in tavola un piatto di pasta o non abbiano la possibilità di trovare il più vicino possibile un luogo sicuro ove potersi rivolgere per le mille quotidiane incombenze giornaliere ed avere risposte. Tuteliamo le fragilità e non continuiamo a gettare fango gli uni sugli altri, fa male alla nostra società e non crea coesione.

Quindi potenziamo le amministrazioni, rivediamo i servizi, rivalutiamo il personale, ammoderniamo le strutture, portiamo i servizi più vicini al cittadino e non sprechiamo soldi inutilmente forse per assegnare poltrone nuove o collocare amici degli amici, visto che la riduzione dei parlamentari produrrà probabilmente un numero di ex da collocare! Ma per loro c’è tanto posto nelle amministrazioni, facciano il concorso e si tirino su le maniche, cominciando dal basso, come tutti gli altri!

Alla fine di luoghi per fare concorsi decentrati ce ne sono a bizzeffe, occorre davvero formare altre sacche inutili?

In Toscana abbiamo bisogno di dare vitalità alle amministrazioni, partendo anche dai suoi dipendenti che devono ritrovare lo spirito di appartenenza e la voglia di tirare su la testa ed uscire da un acquitrino fatto di denigrazione, appiattimento e nessuna soddisfazione. Tutti trarranno benefici da questo: i dipendenti e la collettività!

Per questo ora più che mai quindi è importante la presenza di Confintesa FP il sindacato che può essere l’interlocutore con cui interfacciarsi con l’amministrazione, ed avere adeguato supporto nel lavoro quotidiano!

Contattaci per diventare nostro #Rappresentante e per ricevere materiale e formazione. Per questo sino al 30 settembre 2020 procederemo a selezionare le #candidature di tutti quei colleghi che vogliono fare questa interessante esperienza, che ci giungeranno sia tramite compilazione del form presente nel nostro sito  CLICCA QUI  che tramite email, scrivendo a toscana@confintesafp.it, o con un messaggio tramite WhatsApp al numero 3771662131(non è una linea voce).

Inoltre, ricordiamo che la Segreteria Generale Regionale Toscana ha attivato un servizio gratuito a cui ci si può rivolgere per avere informazioni e indicazioni per una prima applicazione delle norme in fatto di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: il nostro esperto è disponibile a dare il suo contributo in tema e a seguire gli iscritti che avessero necessità di supporto e di intervento.
Per attivare il servizio basta compilare il form qui sotto

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