BLOCCO CCNL, PENSIONI E DANNO – battaglia annunciata

BLOCCO CCNL, PENSIONI E DANNO

battaglia annunciata

La Confintesa FP ha sostenuto come il blocco della contrattazione abbia provocato, oltre alla riduzione della capacità economica dei dipendenti pubblici e delle loro famiglie, anche un danno di natura previdenziale.

Il mancato aumento delle retribuzioni, che avrebbe dovuto conseguire alla normale dinamica contrattuale, spiegherà i suoi effetti negativi anche sul calcolo della pensione che spetterà ai lavoratori pubblici, al momento della quiescenza.

Per tali motivi la Confintesa FP ha chiesto e formalizzato che venisse introdotta una specifica norma di carattere eccezionale che prevedesse comunque, a carico delle Amministrazioni Pubbliche, il versamento delle differenze contributive relative al periodo in cui è perdurato il blocco della contrattazione, calcolate sulla base della differenza retributiva che si sarebbe avuta applicando l’IPCA nel periodo.

Le nostre rivendicazioni, contenute nella piattaforma rivendicativa relativa al primo CCNL del Comparto delle Funzioni Centrali – e nuovamente ribadite nella Piattaforma per il rinnovo 2019-2021 – nonché in atti indirizzati al Governo, trovano oggi sostegno anche da parte di una sezione regionale della Corte dei Conti che ha applicato (per i dipendenti pubblici NON contrattualizzati) i principi che abbiamo affermato fin da subito.

La Confintesa FP, pertanto, parallelamente alle azioni realizzate in sede di rinnovo del CCNL e nei confronti del Governo, intende avviare un’iniziativa per il riconoscimento, anche per i dipendenti pubblici contrattualizzati, di un trattamento previdenziale calcolato sulla base della dinamica retributiva che sarebbe occorsa nel periodo di blocco delle retribuzioni, se fossero intervenuti i rinnovi contrattuali.

Di certo non staremo a guardare, pretenderemo le penali e il risarcimento del maggior danno che i lavoratori stanno subendo.

A brevissimo le nostre iniziative.

26 FLASH 2018 BLOCCO CCNL, PENSIONI E DANNO

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